mercoledì 31 ottobre 2012

Home sweet home

On air: La grande famiglia - MCR

Mio nonno non era proprio un simpaticone.

Le sue ultime gag erano dettate più dal rincoglionimento senile.

Tra le sue caratteristiche c'era quella di essere bravissimo a dire agli altri cosa fare, ma non farlo.

E di prendersene il merito.

Quando giravo in macchina con lui mi diceva "quella strada l'abbiamo fatta noi", "quel ponte l'abbiamo costruito noi", "lì c'era una mulattiera poi siamo passati noi", "là dove c'era l'erba ora c'è una città...e l'abbiamo tirata su noi".

Lui lavorava sì per la ditta che ha fatto i lavori, ma era un dirigente... il lavoro sporco l'hanno fatto gli operai che non solo dovevano faticare...

...dovevano pure farlo agli ordini di quel damerino con i completi su misura! ;)

Ma sto divagando.

I nonni vivevano in un appartamento del consorzio presso cui lavorava.

Loro e i sei figli.

Capisco che qualcuno abbia preferito il collegio.

Un figlio è morto a 20 anni, spezzando per sempre il cuore alla nonna.

Ma anche questo non c'entra.

Prima di andare in pensione ha comprato il terreno accanto a dove vivevano e ha tirato su una casa.

Ci ha fatto sei appartamenti.

Uno per lui e nonna, gli altri uno per figlio... ha dato il grezzo a ciascuno di loro in modo che se le completassero come volevano.

Rinfacciandoglielo a vita.

La metratura era uguale per tutti, due erano mansarde...

...c'è chi ci ha fatto tre camere, chi due bagni, chi due camere grandi.

Le due mansarde erano una di ziopadre e una di ziamatta...

...al primo piano c'erano i nonni ed io e la mother...

...al piano terra la zia espatriata e lo ziopedante.

L'altro giorno ho approfittato di uno degli ultimi gg di bel tempo e sono andata a fare un giro a piedi con la pupa e il Camperista.

Dai Camperista, passiamo di là.

Arriviamo, giro la chiave del cancello e... primo colpo. Le finestre di casa di nonno chiuse.

Per l'amor del cielo... lo so benissimo che nonno è morto ma passare da lì e vedere gli scuri aperti dava una sensazione di attesa, vedere tutto chiuso... beh... aveva un che di definitivo.

Mi piglia un po' male e quindi chiedo al Camperista di sederci un po' in giardino.

Mi siedo su una sedia di plastica che ha accolto il mio regal deretano decine di volte e mi guardo intorno e vado indietro con la memoria ad un qualunque giorno di agosto di... boh... 10 anni fa.

Ziamatta essendo un'insegnante aveva lasciato la casa in città ed era venuta tra i monti a prendere l'aria fresca portandosi dietro le cugine ed hanno raggiunto noi, la famiglia di ziopadre e il nonno che viviamo lì stabili.

Guarda! C'è mio fratello che muove i primi incerti passi...

...mamma e ziamatta stanno curando il giardino, cosa che amano fare... strappano le erbacce... annaffiano... potano... quel giardino in cui ci sono delle zone in cui non cresce più l'erba... dove noi passavamo con le biciclette...

...ziopadre ha la cicca in bocca e arriva dal comune, si mette anche lui a lavorare con le mani facendo i lavori più faticosi...

...le cugine undicenni sono là che se la cantano e se la suonano da sole giocando tra di loro e, soprattutto, capendosi solo tra di loro... chissà se usano ancora la casetta costruita per i bimbi vicino a dove nonno teneva i conigli e l'orto da cui passavo io per raggiungere la mia amica che viveva a 1 minuto a piedi, se ci fossi dovuta andare in macchina ci avrei messo 5 minuti...

...cuginofigo è un adolescente che sta ancora cercando la sua strada, ha lo scooter... la prima volta che è salito su uno era il mio, glielo feci provare dietro dai garage e si schiantò dopo un metro, sta iniziando a formare l'uomo che sarà, ma per me sarà sempre il bambino che ha scritto il suo nome sul muro della casa e che è ancora lì...

...ecco la moglie di ziopadre... quando la vedono arrivare le formiche si fanno da parte e si domandano da dove prenda tutta quell'energia... ha appena smontato dal lavoro... sale di corsa i due piani di scale, con una mano mangia, con l'altra svuota la lavastoviglie (non quella comprata appena sposati, quella l'ho rotta io sedendomici sopra), con un piede passa lo straccio, mette su la cena, parla con i figli e dopo 10 minuti riscappa fuori per chissà dove...

...la voce tonante del nonno arriva dal terrazzo e brontola per ogni minima cosa che stanno facendo i figli, quando è in vena di simpatia annaffia i fiori senza considerare (oppure sapendolo bene?) che lì sotto ci siamo noi seduti...

...dai nonno! scendi che facciamo una partita a carte! e ci dai la paga a tutti caro il mio 80enne...

...cuginabiondagrande è visibilmente annoiata, come tutte le adolescenti vorrebbe essere a casa sua per uscire con i suoi amici, non relegata in montagna...

...va beh, prendo le chiavi della macchina, saluto tutti e vado.

Torno nel 2012.

Gli scuri di nonno, mamma, ziopadre, ziamadre sono chiusi...

...il giardino è lasciato in malora...

...il sedile dell'altalena è caduto per terra e nessuno l'ha raccolto...

...lo ziopedante che è tornato a vivere lì ha fatto tirare giù una delle querce del nonno credendo fosse morta, chissà se sa la differenza tra sempreverdi e no...

...ed io sento la malinconia entrarmi nelle ossa.

Malinconia per quello che c'è stato e non ci sarà più.


Questa grande famiglia che sarà sempre più lontana negli affetti e nello spazio.

L'allegra baraonda che pagnotta non vivrà.

E... niente.

Dai Camperista... anche per me è ora di andare.






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