lunedì 24 ottobre 2011

E Puglia fu?

On air: Rolling Stones - Paint it black

Grazie a tutti per gli ottimi consigli...

...sono tutti segnati...

...per quando i soldi saranno un po' di più.

Voi non avete idea della rabbia che ho addosso in certi momenti... io e il moroso lavoriamo da 10 anni e passa, abbiamo due contratti a tempo indeterminato, con due stipendi decenti eppure non riusciamo a permetterci praticamente niente.

NIENTE.

Andiamo avanti.

Che poi mi incazzo troppo.

Alternativa fattibile.

La Puglia.

E  che ci sputi sopra? Penserete voi

No, però... 

Torniamo indietro...

La Vostra Eleanor Rigby nasce (quasi) 30 anni fa a Bologna da una coppia di 23enni (bolognese lei, tarantino lui) che, come da previsione, durano poco e niente. Si separano quando lei ha circa 4 anni (non è dato sapere un periodo preciso), lui resta un po' in terra nordica poi torna in Puglia.

Per Eleanor cominciano delle simpaticissime estati in cui, ad inizio luglio, veniva prelevata dal padre alla stazione centrale di Bologna e veniva restituita nello stesso posto a fine mese.

Data la distanza di certo non ci potevano essere i famosi week-end con il genitore separato però l'ometto in questione prendeva sì la figlia a luglio, peccato che a luglio lui lavorasse e si tenesse di ferie agosto per andare via con la morosa.
Eleanor rimaneva quindi in casa con la nonna dal lunedì al venerdì (non era un paese di mare).

Ora. Voi immaginatevi di avere circa 10 anni, di essere in una casa che non è la vostra e quindi senza i vostri giochi, con una nonna che era eccellente ma era una nonna, un cugino di un anno più grande con cui si poteva giocare a tratti perchè di pomeriggio si schiantava dal caldo (ed io sono nata in montagna).
Il momento topico della settimana era il mercoledì, quando usciva "Topolino". Che ad ora di pranzo avevo già finito.


Cogliete il divertimento?

Nell'estate dei suoi 10 o forse 11 anni Eleanor torna dalla Puglia dimagritissima e con una sentenza: Non ci voglio più andare.

Il perchè non è dato saperlo.

La vita va avanti, il padre si rifa una famiglia e la moglie (di cui conservo ancora i biglietti d'auguri) (te possino) chiede che la figlia maggiore venga esclusa (n'omm'e merd convengo), fanno anche un altro figlio.
Eleanor non l'ha mai conosciuto e ad oggi questo ragazzetto non sa di avere una sorella.

Questo "ripudio" non ha lasciato indifferente Eleanor... tanto che ancora oggi ha il Terrore dell'abbandono. Sì, terrore con la t maiuscola.

Verso i 20 anni Eleanor si scoccia e se ne torna in Puglia... in fondo c'era anche metà della sua famiglia.
Sono stati giorni lunghissimi... verrà? Non verrà?
Venne... rubando qualche momento e criticando quello che Eleanor era.


Ora. Il discorso sarebbe molto più lungo e complesso.

Vi basti sapere che Eleanor ama suo padre anche se non dovrebbe... al cuor non si comanda... quanto è vero...
Inconsciamente spera sempre che lui torni sui suoi passi e l'accolga dicendole che è fiero di lei. Quando dovrebbe semplicemente mandarlo a fare in culo.


Perchè suo padre, credetemi...

...non è degno neanche di baciare il culo a sua figlia.

Ve lo garantisco.

Gli zii chiedono da tempo immemorabile a Eleanor di tornare giù...

...per una serie di coincidenze favorevoli (non ultimo il fatto di dover pagare viaggio e basta) lei andrebbe questo week- end.

Solo che.

Sarebbe in parte coccolata, in parte vedrebbe persone della sua famiglia che si sperticano in lacrime quando non hanno mai fatto niente per vederla o sentirla.

E, soprattutto, il dilemma.

Che fa? Viene o non viene?

Vado o non vado?

Vado ben sapendo che passerò 3/4 giorni guardandomi continuamente alle spalle?

Non vado facendo però in modo che lui vinca un'altra volta?

Signori e signore, avete assistito ad un'altra puntata di

"Come crearsi continuamente dei problemi, soprattutto quando si potevano benissimo evitare"

13 commenti:

  1. Vai, e cercalo tu.
    Io non l'ho mai fatto e ancora non me ne sono pentita abbastanza.

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  2. Io l'ho cercato Ale.. sono tornata due volte giù e quando lui era a Bologna per una questione di salute di suo fratello l'ho ospitato a casa mia.
    E' che contro la gomma si rimbalza e lui è fatto di gomma.
    Il non averlo cercato è l'unica colpa che non mi dò, me ne do mille altre (ingiustamente, ero una bambina) ma quella no... l'ho fatto... chiedendo con calma, implorando, ridendo, arrabbiandomi e, soprattutto, piangendo.

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  3. in effetti è una cosa complicata.

    io sono una che cerca sempre di recuperare i rapporti familiari (solo quelli e rarissimamente altri rapporti umani), nonostante tutto.

    e in quel tutto c'è un mondo di cose belle, cose brutte, cose cattive, cose che ci si poteva risparmiare...

    anche se non gli dai un'opportunità, te lo ritroverai di nuovo davanti, in un modo o nell'altro, nella vita.

    tanto vale prenderlo per quello che è.

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  4. Ciao, permettimi l'intrusione; vero che la storia del "mal comune, mezzo gaudio" fa' comunque girare le scatole e non da' soddisfazione ma almeno in questo momento, sicuramente in questo momento non sei l'unica a non permetterti praticamente niente.
    Dopo questa stupida premessa e le risposte ai commenti che hai dato, l'idea di ChiaraLuz la trovo la migliore: tanto vale prenderlo per quello che è, e io aggiungo, goditi la vita e non preoccuparti più visto che di opportunità gliene hai date!
    Mia madre mi diceva sempre "chi semina vento raccoglie tempesta" e se un giorno lui avrà un barlume di intelligenza si morderà le mani altrimenti... non gliene importerà nulla e tu non hai perso niente.
    Mettiti il cuore in pace, non puoi fare altro.
    perdonami.

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  5. ho riletto ancora due volte il tuo topic e...
    NO, NO, PIUTTOSTO RIMANI A CASA!!! ;)

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  6. Scusami, io do il mio commento pur sapendo che sarà sicuramente superficiale; perché hai voglia di quanto noi lettori del tuo blog possiamo essere intelligenti o dare consigli giusti, ma dentro di te ci sei... te.

    Io non vivo la tua stessa situazione, quindi provo a mettermi nei tuoi panni. Per quel poco che so di te, mi sembri una ragazza determinata. Però questa cosa ti tocca in modo particolare.

    E io penso che una delle cose peggiori che possano capitare sia il rimorso di non aver fatto. Ecco, e se tu tra qualche anno rimpiangerai di non essere andata in Puglia?
    Secondo me dovresti - in maniera molto opportunista e pensando solo a te - fare in modo di non avere in futuro sensi di colpa o fantasmi del passato...

    Ma ripeto, questo è un mio commento. Esterno alla tua vita, e superficiale.

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  7. beh Ale perdonami, ma allora a questo punto passiamo la vita a rimpiangere tutto... perchè sicuramente per fare qualcosa non hai fatto qualcos'altro... ma la chiudo qui, non è il mio blog :)

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  8. Riccardo non credo che tu abbia colto fino in fondo cosa voleva dire Ale...

    Grazie comunque a tutti per i consigli.

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  9. Le parole di Ale sono belle, le ho colte e le condivido e non trovo affatto superficiali; però mi è parso di capire dal tuo topic che tu abbia fatto davvero tanto ogni volta e secondo me un limite prima o poi bisogna porselo... però posso anche aver sbagliato a capire il tuo testo e allora mi scuso :-)

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  10. Aaaaaaaaaargh. Basta scuse!
    Non ce n'è bisogno... ognuno esprime la propria idea... ci mancherebbe.
    Hai ragione anche tu... ne ho provate tante, ora bisogna rassegnarsi.
    Anzi... accettare. E dimostrare un'altra volta di essere superiore.
    Ci riuscirò.

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  11. Sìsì, ovviamente bisogna trovare un punto oltre il quale non si sentirà più il rimorso di non aver fatto, in questo sono d'accordo con voi ^_^

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  12. grande Ale, e su questo non avevo dubbi :)

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